Pubblicato nel 1967, Volume I è il primo vero album in studio di Fabrizio De André. Contiene brani ormai iconici, come Bocca di Rosa e La canzone di Marinella, che ne hanno consacrato il talento poetico. In questo articolo trovi una raccolta delle frasi più belle tratte dai brani dell’album.
La chiamavano bocca di rosa, metteva l’amore sopra ogni cosa.
Bocca di rosa
C’è chi l’amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per professione.
Bocca di rosa
La passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie.
Bocca di rosa
Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio.
Bocca di rosa
Spesso gli sbirri e i carabinieri al proprio dovere vengono meno, ma non quando sono in alta uniforme.
Bocca di rosa
Una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca vola veloce di bocca in bocca.
Bocca di rosa
Se ansia di gloria e sete d’onore spegne la guerra al vincitore, non ti concede un momento per fare all’amore.
Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers
Quando il sole si uccide oltre le onde, puoi sentire piangere e gridare anche il vento ed il mare.
Caro amore
Così un uomo piange al sole, al vento e ai verdi anni che cantando se ne vanno dopo il mattino di maggio, quando sono venuti e quando scalzi e con gli occhi ridenti sulla sabbia scrivevamo contenti le più ingenue parole.
Caro amore
I fiori dell’altr’anno sono sfioriti e mai più rifioriranno, e nei giardini ad ogni inverno ben più tristi sono le foglie.
Caro amore
Il sole e il vento e i verdi anni si rincorrono, cantando verso il novembre a cui ci vanno portando e dove un giorno con un triste sorriso ci diremo tra le labbra ormai stanche: “eri il mio caro amore”.
Caro amore
Chi cerca una bocca infedele che sappia di fragola e miele, in lei la troverà.
La canzone di Barbara
Lei sa che ogni letto di sposa è fatto di ortiche e mimosa, per questo ad un’altra età l’amore vero rimanderà.
La canzone di Barbara
Intanto lei gioca all’amore, scherzando con gli occhi ed il cuore di chi forse la odierà, ma poi la perdonerà.
La canzone di Barbara
Il vento di sera la invita a sfogliare la sua margherita per ogni amore che se ne va, lei lo sa: un altro petalo fiorirà.
La canzone di Barbara
La morte verrà all’improvviso, avrà le tue labbra e i tuoi occhi, ti coprirà di un velo bianco addormentandosi al tuo fianco nell’ozio, nel sonno, in battaglia, verrà senza darti avvisaglia.
La morte
La morte va a colpo sicuro, non suona il corno né il tamburo.
La morte
Prelati, notabili e conti, sull’uscio piangeste ben forte: chi ben condusse sua vita, male sopporterà sua morte.
La morte
Straccioni che senza vergogna portaste il cilicio o la gogna, partirvene non fu fatica, perché la morte vi fu amica.
La morte
Di fronte all’estrema nemica, non vale coraggio o fatica, non serve colpirla nel cuore, perché la morte mai non muore.
La morte
La stagione del tuo amore non è più la primavera, ma nei giorni del tuo autunno hai la dolcezza della sera.
La stagione del tuo amore
Se un mattino fra i capelli troverai un po’ di neve, nel giardino del tuo amore verrò a raccogliere il bucaneve.
La stagione del tuo amore
Passa il tempo sopra il tempo, ma non devi aver paura: sembra correre come il vento, però il tempo non ha premura.
La stagione del tuo amore
Piangi e ridi come allora, ridi e piangi e ridi ancora: ogni gioia ogni dolore puoi ritrovarli nella luce di un’ora.
La stagione del tuo amore
Ecco cade la pioggia da un cielo mal disposto, deciso ad impedire le nozze ad ogni costo.
Marcia nuziale
Mostrando i pugni nudi, gli amici tutti quanti gridarono: “Per Giove, le nozze vanno avanti”, per la gente bagnata, per gli dèi dispettosi le nozze vanno avanti, viva viva gli sposi.
Marcia nuziale
Lascia che sia fiorito, Signore, il suo sentiero, quando a te la sua anima e al mondo la sua pelle dovrà riconsegnare.
Preghiera in gennaio
Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia se in cielo, in mezzo ai santi, Dio fra le sue braccia soffocherà il singhiozzo di quelle labbra smorte, che all’odio e all’ignoranza preferirono la morte.
Preghiera in gennaio
Dio di misericordia, il tuo bel Paradiso lo hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso.
Preghiera in gennaio
Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento: Dio di misericordia, vedrai, sarai contento.
Preghiera in gennaio
Alcuni lo dissero santo, per altri ebbe meno virtù, si faceva chiamare Gesù.
Si chiamava Gesù
Non intendo cantare la gloria né invocare la grazia o il perdono di chi penso non fu altri che un uomo, come Dio passato alla storia, ma inumano è pur sempre l’amore di chi rantola senza rancore, perdonando con l’ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce.
Si chiamava Gesù
E per quelli che l’ebbero odiato, nel getzemani pianse l’addio, come per chi l’adorò come Dio, che gli disse sia sempre lodato, per chi gli portò in dono alla fine una lacrima o una treccia di spine, accettando ad estremo saluto la preghiera l’insulto e lo sputo.
Si chiamava Gesù
Di Maria dicono fosse il figlio, sulla croce sbiancò come un giglio.
Si chiamava Gesù
Dio del cielo, se mi vorrai, in mezzo agli altri uomini mi cercherai.
Spiritual
Dio del cielo, se mi vorrai amare, scendi dalle stelle e vienimi a cercare.
Spiritual
Le chiavi del cielo non ti voglio rubare, ma un attimo di gioia me lo puoi regalare.
Spiritual
Senza di te non so più dove andare, come una mosca cieca che non sa più volare.
Spiritual
Se ci hai regalato il pianto ed il riso, noi qui sulla terra non lo abbiamo diviso.
Spiritual
Dio del cielo, io ti aspetterò, nel cielo e sulla terra io ti cercherò.
Spiritual
Lei ti guarda con un sorriso, non credevi che il paradiso fosse solo lì al primo piano.
Via del Campo
Ama e ridi se amor risponde, piangi forte se non ti sente.
Via del Campo
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.
Via del Campo