“Ordinary” di Alex Warren è una dichiarazione d’amore profonda, che celebra la scoperta di qualcuno di veramente unico nella propria vita. Non è solo una dedica romantica alla persona amata, ma anche un inno a qualcosa di più grande: una sorta di connessione spirituale con l’universo.
Warren ha spesso parlato della sua fede in qualcosa di superiore, e lo si percepisce chiaramente nei riferimenti al divino presenti nella canzone. Il brano è dedicato a sua moglie, Kouvr, ed è nato in un momento in cui la loro vita era tutt’altro che facile: prima della fama, quando lui dormiva in macchina, lei c’era, pronta a farlo anche lei pur di restargli accanto. È proprio da questa dedizione che nasce la forza del loro amore.
Spiegazione dei versi
Dicono che l’acqua santa sia annacquata e che questa città abbia perso la fede
I nostri colori svaniranno, prima o poi
Quindi, se il nostro tempo si sta esaurendo giorno dopo giorno
Trasformeremo l’ordinario nel nostro capolavoro🌐 They say the holy water’s watered down and this town’s lost its faith
Our colors will fade eventually
So if our time is running out day after day
We’ll make the mundane our masterpiece
Warren riflette sulla vita e sulla fine che tutti, prima o poi, dobbiamo affrontare. Il mondo sembra aver perso la sua purezza, la sua fede, la sua autenticità. Ma nonostante ciò, lui e la sua compagna riescono a trasformare qualcosa di ordinario in qualcosa di straordinario. Anche se tutto intorno può sembrare spento o disilluso, il loro amore accende la speranza. Insieme riescono a rendere meravigliosa anche la realtà più semplice.
Oh mio Dio
Amore, mi basta guardarti una volta
Mi porti via dalla normalità🌐 Oh my
Love, I take one look at you
You’re taking me out of the ordinary
La presenza di lei nella sua vita lo ha strappato alla normalità, lo ha portato altrove. Con lei, la vita non è più quella di prima: è diventata qualcosa che va oltre il quotidiano, oltre l’umano, quasi mistico. Insieme hanno creato un mondo loro, dove ogni gesto e ogni momento ha un significato più profondo. È un amore che non si limita a esistere, ma trasforma tutto ciò che tocca.
Voglio che tu mi stenda fino al giorno in cui saremo morti e sepolti
Sull’orlo del tuo coltello, ubriaco della tua vite
Gli angeli lassù tra le nuvole sono gelosi, sapendo che abbiamo trovato
Qualcosa di così fuori dall’ordinario🌐 I want you laying me down till we’re dead and buried
On the edge of your knife, staying drunk on your vine
The angels up in the clouds are jealous knowing we found
Something so out of the ordinary
Questi versi parlano di un amore così intenso da voler condividere ogni respiro, fino alla fine della vita. L’immagine del “rimanere ubriachi della sua vite” suggerisce una dipendenza emotiva, una totale immersione nella presenza dell’altra persona.
E quell’essere “sul filo del coltello” mostra quanto questo amore sia tanto forte quanto vulnerabile. È un amore talmente raro che persino gli angeli potrebbero invidiarlo: una connessione divina, trovata in una vita tanto semplice.
Mi hai fatto baciare il suolo del tuo santuario
Frantumami col tuo tocco, oh Signore, riportami in polvere
Gli angeli lassù tra le nuvole sono gelosi, sapendo che abbiamo trovato…🌐 You got me kissing the ground of your sanctuary
Shatter me with your touch, oh Lord, return me to dust
The angels up in the clouds are jealous knowing we found…
Warren eleva la figura della sua compagna a qualcosa di sacro. Le sue parole sembrano una preghiera: si inginocchia idealmente al suo cospetto, come se lei fosse un santuario. Vuole che sia lei a guidarlo, a “distruggerlo” con il suo tocco purificatore, a riportarlo alla sua essenza. Il loro amore è talmente potente che perfino gli angeli, che vivono tra le nuvole, possono solo guardare con invidia.
Un “hallelujah” senza speranza
Da questo lato delle porte del Paradiso.
La mia vita, come fai
A respirare e togliermi il fiato?
Al tuo altare pregherò
Tu sei lo scultore, io sono l’argilla🌐 Hopeless hallelujah
This side of Heaven’s gate
My life, how do ya
Breathe and take my breath away?
At your altar I will pray
You’re the sculptor, I’m the clay
È un “hallelujah” disperato e felice allo stesso tempo: una benedizione che li ha travolti senza speranza di tornare indietro. Il protagonista guarda alla sua compagna come a una figura sacra, quasi divina. Non è solo amore, è devozione. Vuole imparare da lei, lasciarsi guidare, seguirla ciecamente come si seguirebbe una divinità.
Per lui, il loro legame ha raggiunto un livello talmente alto da far sembrare tutto il resto insignificante. È disposto a tutto pur di starle accanto, anche a rinunciare a sé stesso. In fondo, non chiede altro che appartenere a lei, completamente.
Qualcosa di così celestiale
Più in alto dell’estasi
Ogni volta che sei accanto a me
Oh, mio Dio,
Il mio mondo era in bianco e nero
Fino a quando non ho visto la tua luce
Pensavo si dovesse morire
Per trovare
Qualcosa di così fuori dall’ordinario🌐 Something so heavenly
Higher than ecstasy
Whenever your next to me
Oh my
World was in black and white
Until I saw your light
I thought you had to die
To find
Something so out of the ordinary
Lui continua a esaltarla, riconoscendo in lei qualcosa che credeva possibile solo dopo la morte, in una vita ultraterrena. Ma invece lo ha trovato qui, sulla Terra, con lei. La loro relazione è così luminosa da cambiare completamente la sua visione del mondo. Prima era tutto in bianco e nero: ora, grazie a lei, tutto ha colore.

