Marco Mengoni descrive il suo “Guerriero” come una figura interiore che incarna il coraggio silenzioso di chi affronta la vita con determinazione, anche quando tutto sembra remare contro.
Il brano assume la forma di una lettera scritta a se stessi da un futuro più forte e consapevole.
«[Il guerriero è] la coscienza, l’anima, l’alter ego che ci aiuta a superare i momenti difficili e a scegliere la strada».
Marco Mengoni, Corriere della Sera
Dal punto di vista stilistico, “Guerriero” segna una svolta: Mengoni abbandona le acrobazie vocali che avevano caratterizzato i suoi primi lavori, scegliendo invece un registro più parlato, intimo, quasi narrativo:
«Le parole sono importanti e ovviamente bisogna dare un peso alle parole. Ho sempre sicuramente seguito la parola e il verbo, ma non ero mai riuscito a dare importanza nei miei pezzi alla parte testuale.
[…] ho cercato di dare molta più importanza a quello e lasciare un po’ da parte tutto quello che era il mio virtuosismo vocale».
Marco Mengoni, Vanity Fair
Com’è nato il brano
«Questa è una canzone a cui tengo molto perché racconta quello che ho sempre sognato da piccolo, ossia qualcuno vicino a me che mi facesse vedere al meglio questa strada da scegliere. Racconto quello che cercavo da bambino e quello che volevo raccontare al mondo».
Marco Mengoni, Corriere della Sera
“Guerriero” diventa così l’inno di quella forza interiore che ci sostiene nei momenti bui, una guida che ci accompagna quando ci sentiamo persi, abbattuti, soli. È una celebrazione della resilienza, dell’amore per ciò che siamo e per ciò che facciamo. Non è una lotta per ottenere qualcosa di esteriore, come fama o successo, ma una battaglia per la propria integrità, per i sogni, per la felicità.
Allo stesso tempo, il testo si presta a essere letto anche come una dedica d’amore: a qualcuno che vogliamo proteggere, aiutare, sostenere in ogni circostanza. Il tono epico e la solennità della promessa ricordano “La cura” di Battiato, con la quale condivide la tensione a una forma di amore totale, profondo, quasi sacro.
Il videoclip
Il video di “Guerriero” racconta una vera e propria storia ed è incentrato sulle vicende di un bambino (l’attore che lo interpreta è Matteo Valentini) che si trova a dover fronteggiare delle difficoltà nella vita di tutti i giorni, tra le quali alcuni compagni che a scuola si prendono gioco di lui con veri e propri atti di bullismo ed una situazione familiare pesante a casa, con i genitori che litigano.
L’unica figura che gli è amica e che gli dà la forza di sopportare tutto ciò è Tsuki Deshu, un ninja eroe dei fumetti, ideato da Marco Mengoni, che è un appassionato di fumetti.
Un giorno, dopo un’altra brutta giornata a causa dei compagni e dopo essersi chiuso nella propria cameretta per non assistere all’ennesima lite dei suoi, il protagonista del video si accorge che il suo eroe ha preso vita. Da quel momento, come fosse la sua coscienza, il guerriero lo accompagna e lo aiuta a confrontarsi con tutto ciò da cui il bambino era spaventato.
L’arma simbolica del ninja (lo vediamo piroettare con essa in alcune scene del video) è la spada; quella che il bambino impara ad usare è invece l’amore: assistiamo infatti ad un gesto speciale verso i propri genitori per riportare l’armonia a casa ed un confronto pacifico con i suoi bulli.
Anche quando il guerriero scompare fisicamente, il bambino sa che da quel momento non sarà mai più solo.
Il video è stato girato a Trento, in un giorno senza sole:
«Abbiamo fatto tutto il video sotto la pioggia. Così, quando correva sotto il diluvio, io correvo dietro di lui anche se non dovevo stare in scena. Solo per non farlo sentire solo».
Marco Mengoni, TV Sorrisi e Canzoni
Spiegazione dei versi
E levo questa spada alta verso il cielo
Giuro, sarò roccia contro il fuoco e il gelo
L’immagine iniziale della spada che si solleva con fierezza segna l’inizio di un solenne giuramento. È un gesto carico di significato, che richiama un’antica promessa di protezione e forza, quasi un rito d’investitura verso sé stessi prima ancora che verso gli altri.
Solo sulla cima attenderò i predoni
Arriveranno in molti e solcheranno i mari
Il giuramento sembra rivolto prima di tutto a sé stesso: un atto intimo e personale, motivato dalla consapevolezza che sarà da solo ad affrontare la sfida. Il guerriero si staglia su un’altura, in contemplazione, mentre osserva l’avanzata dei nemici e riflette su ciò che lo attende. È un momento di profonda introspezione, dove il coraggio nasce dalla piena coscienza del rischio.
Oltre queste mura troverò la gioia
o forse la mia fine, comunque sarà gloria
Qualunque sia l’esito, ciò che conta davvero è aver avuto il coraggio di provarci. Ogni passo, ogni battaglia, ogni sconfitta o vittoria avranno avuto un senso, perché affrontate con determinazione e autenticità.
E non lotterò mai per un compenso
Lotto per amore, lotterò per questo
Il motore che lo spinge ad agire non è la ricerca di una ricompensa superficiale, come fama, gloria o ricchezza. È l’amore, in tutte le sue forme, a muovere il guerriero. Un amore che può incarnarsi in una persona cara, ma anche in una vocazione profonda, come quella per l’arte o la musica.
Io sono un guerriero, veglio quando è notte
Ti difenderò da incubi e tristezze
Il guerriero difende il suo protetto proprio nella notte che è, anche simbolicamente, il momento della giornata più buio.
Ti riparerò da inganni e maldicenze
e ti abbraccerò per darti forza sempre
Per quanto gli altri potranno cercare di schernire e abbattere la persona che lui sta proteggendo, il guerriero (la forza interiore, la coscienza) sarà sempre presente per ricordare quanto tutto ciò sia effimero e di poco conto, infondendo piuttosto fiducia e forza per andare avanti con le proprie idee.
Ti darò certezze contro le paure
Per vedere il mondo oltre quelle alture
A volte, infatti, per affrontare una situazione problematica in cui sembra non esserci via d’uscita, bisogna cercare di guardare il tutto da una prospettiva diversa, ed è questo che il nostro guerriero cerca di fare per noi.
Non temere nulla io sarò al tuo fianco
Con il mantello asciugherò il tuo pianto
Le angustie più imponenti non spaventano il guerriero e, nonostante egli non sia invincibile, sarà sempre pronto a ritrovare la motivazione per rimettersi in piedi e combattere ancora.
E amore, mio grande amore che mi credi
Vinceremo contro tutti e resteremo in piedi
E resterò al tuo fianco fino a che vorrai
Ti difenderò da tutto, non temere mai
Il ritornello è il punto culminante del giuramento: una dichiarazione potente che fonde fedeltà e coraggio. È un invito costante a non arrendersi mai, a credere con tutto sé stessi nella propria determinazione e ad affrontare la vita con tenacia e speranza.
Non temere il drago, fermerò il suo fuoco
Niente può colpirti dietro questo scudo
Lotterò con forza contro tutto il male
e quando cadrò tu non disperare
Per te io mi rialzerò
Il dolore, la delusione, le lacrime non vengono negati. Fanno parte del viaggio. Ma anche in quei momenti, la parte più forte di noi resta presente, pronta a lenire il dolore e ad asciugare le lacrime, offrendo conforto e nuova forza.
Io sono un guerriero e troverò le forze
Lungo il tuo cammino
Sarò al tuo fianco mentre
ti darò riparo contro le tempeste
e ti terrò per mano per scaldarti sempre
Attraverseremo insieme questo regno
e attenderò con te la fine dell’inverno
Dalla notte al giorno, da Occidente a Oriente
io sarò con te e sarò il tuo guerriero
Il guerriero rinnova la sua promessa, riaffermando la volontà di condividere ogni passo lungo il cammino della vita. La sua presenza non è passeggera, ma stabile e duratura, pronta ad accompagnare per sempre chi sceglie di credere in sé stesso.
Ci saranno luci accese di speranze
e ti abbraccerò per darti forza sempre
Nessuna oscurità sarà mai così profonda da spegnere del tutto la luce che il guerriero interiore emana. Un calore invisibile ma costante, che illumina e sostiene anche nei momenti più difficili.